Impatto sociale

Misuriamo i risultati del nostro impegno

91%

DEI VOLONTARI SUGGERIREBBE L’ESPERIENZA

57%

DEGLI ENTI GIUDICA IL SERVIZIO OTTIMO

76%

DEI VOLONTARI HA OTTENUTO ALMENO UN’OFFERTA DI LAVORO AL TERMINE DEL SERVIZIO

Sin dai primi anni di attività, l’attenzione di Mosaico si è posata anche sulla necessità di comprendere, valutare e misurare l’impatto delle esperienze di Servizio civile e Leva civica, attraverso un monitoraggio annuale che permette di individuare punti di forza e/o debolezza delle esperienze.
La valutazione dell’impatto sociale permette infatti di determinare l’effetto trasformativo di lungo periodo che le attività di Mosaico hanno sulla comunità.

Il ritorno occupazionale

Dal 2016 Mosaico sviluppa un’indagine conoscitiva sugli effetti occupazionali di breve periodo del Servizio civile e della Leva civica, con l’obiettivo di monitorare la situazione lavorativa dei volontari a 3/6 mesi dal termine dei progetti.

Il ruolo di Mosaico non è più solo quello di costruire un ponte tra i giovani e gli enti per la realizzazione di progetti di Servizio civile o Leva civica: l’impegno dell’Associazione, inserita in un ecosistema virtuoso, diventa così anche propedeutico all’inserimento lavorativo dei giovani. È questo uno dei risultati più interessanti delle esperienze di servizio, oltre alle ricadute positive sulle comunità e sugli enti che possono portare avanti dei progetti

Claudio Di Blasi

Presidente Associazione Mosaico

Spesso le giovani generazioni sembrano mostrare una fragilità metodologica, una difficoltà a comprendere i meccanismi di funzionamento di ambienti di lavoro complessi. Il Servizio civile e la Leva civica diventano così un “addestramento” che porta a risultati positivi: sono esperienze concrete, che aiutano ad acquisire competenze e consapevolezza, preparandosi così al mondo del lavoro.

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Il contributo alla definizione e attivazione delle politiche giovanili

La sinergia che Mosaico riesce a costruire con i suoi stakeholder rappresenta un prezioso esempio del contributo alla definizione e all’attivazione delle politiche giovanili nei territori in cui i progetti si sviluppano.

Le politiche giovanili rappresentano una sfida decisiva per il futuro del Paese. Come rilevato dall’Istat nel Rapporto BES-Benessere Equo e Sostenibile in Italia 2023, l’Italia presenta gli indicatori più deboli dell’Unione europea per quanto riguarda gli ambiti dell’istruzione e della formazione. Le distanze maggiori riguardano la quota di persone di 25-34 anni che hanno acquisito un livello di istruzione terziario (l’Italia si ferma al 30,6%, contro il 43,1% di media Ue) e la maggiore incidenza di giovani che non lavorano e non studiano (i Neet: nel 2023 in Italia l’incidenza del fenomeno era pari al 16,1%, contro l’11,2% di media Ue).

In quest’ottica, il Servizio civile e la Leva civica rappresentano due leve fondamentali per invertire la tendenza: come visto, queste esperienze costituiscono per i giovani un ponte verso il mondo degli adulti, verso il mondo del lavoro, verso l’acquisizione e il rafforzamento di competenze personali e professionali.

La soddisfazione dei volontari

I risultati del nuovo monitoraggio consegnano un quadro positivo sullo stato del Servizio civile, del Servizio civile digitale, del Servizio civile ambientale e della Leva civica, confermando la situazione rilevata nei cicli precedenti del monitoraggio. Se si scorrono le risposte dei volontari, si nota infatti che raramente i dati segnalano aspetti per cui il livello di soddisfazione si avvicina all’insufficienza.

È dunque una piena soddisfazione quella espressa dai volontari, osservabile sotto più aspetti e tra l’altro in crescita negli ultimi anni. L’ultimo monitoraggio indica infatti un punteggio medio di 8,8 per quel che riguarda l’apprezzamento dell’ente in cui si è svolta l’esperienza, un punteggio medio di 8,7 nell’ambito dell’organizzazione del lavoro e un punteggio medio di 8,5 nella valutazione del supporto ricevuto.

La valutazione degli Operatori locali di progetto

Anche gli operatori locali di progetto (Olp), coloro che affiancano quotidianamente i volontari nel percorso di Servizio civile e Leva civica, danno un responso decisamente positivo rispetto all’esperienza e al rapporto con Mosaico. Il monitoraggio tra gli Olp relativo al 2023 consegna infatti un punteggio medio di 8,8 per quanto riguarda il supporto ricevuto, un punteggio medio di 8,4 per l’organizzazione dell’ente e un punteggio medio di 9,0 per il clima interno all’ente.

Marco Azzerboni

OLP per Associazione Mosaico

I ragazzi del Servizio civile diventano a tutti gli effetti degli elementi dello staff. Sono un’enorme risorsa per il territorio e gli enti, sono fondamentali per l’organizzazione dei servizi: hanno sempre assunto un ruolo essenziali. Le competenze acquisite nel Servizio civile possono poi essere spese in futuro: entro spesso in contatto con ex ragazzi del Servizio civile che sono diventati bibliotecari a tutti gli effetti.

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Il giudizio sintetico dell'andamento del servizio per ente

Combinando le informazioni dei volontari con quelle degli operatori locali di progetto, il monitoraggio permette inoltre di individuare un giudizio sintetico per ente.

In particolare, tale analisi mostra che il 57% degli enti giudica il servizio ottimo, mentre il 37% lo giudica buono.

L'attenzione per le risorse umane

Mosaico traduce i propri valori in un’occupazione di qualità (stabilità contrattuale), inclusiva (elevata attenzione all’occupazione femminile), orientata alla formazione e ai giovani (utilizzo dell’apprendistato) e che dà priorità alla sicurezza (assenza di infortuni).

In particolare, nel 2023 Mosaico ha contato su 20 dipendenti (compresi due con contratto di apprendistato) e un collaboratore. Tutti e 20 i dipendenti sono occupati con contratti a tempo indeterminato; 12 sono full-time, 8 part-time. L’Associazione valorizza l’occupazione femminile e la parità di genere: tra dipendenti e collaboratori, 15 sono donne (il 71%) e 6 uomini. Anche nei ruoli apicali si assiste a un buon equilibrio di genere: gli organi di governo vedono infatti la presenza di 4 uomini e 3 donne.

Mosaico dà centralità anche alla formazione, sia per i propri dipendenti/collaboratore sia per i volontari accompagnati nelle esperienze di Servizio civile e leva civica. Nel corso del 2023, 4 dipendenti hanno seguito un corso di grafica e comunicazione di 16 ore, mentre 13 dipendenti hanno seguito un corso di aggiornamento dedicato alla sicurezza sul lavoro (con test finale) di 6 ore. Quanto ai volontari, i 55 progetti di Servizio civile avviati tramite Mosaico nel corso del 2023 hanno permesso di erogare 41.776 ore di formazione: l’equivalente di 1.740 giornate piene (h24) di formazione.

Le caratteristiche dei dipendenti

Claudio Di Blasi

Presidente Associazione Mosaico

In una giornata-tipo, il 25% del personale lavora a distanza. Una persona felice è una persona che lavora meglio: cerchiamo di venire incontro alle esigenze dei nostri dipendenti, favorendo la conciliazione tra lavoro e vita personale attraverso soluzioni flessibili.

La soddisfazione del personale

90,9

INDICE DI SODDISFAZIONE DEL PERSONALE

95,0

INDICE DI SODDISFAZIONE DEL PERSONALE PER IL BILANCIAMENTO TRA VITA PRIVATA E LAVORATIVA

95,0

INDICE DI SODDISFAZIONE DEL PERSONALE PER LE POLITICHE DI INCLUSIVITÀ

Per il secondo anno, l’Associazione ha avviato un monitoraggio interno dedicato alla soddisfazione del proprio personale, per comprendere i livelli di benessere, favorire la trasparenza e cogliere segnali e proposte per migliorare l’organizzazione aziendale.

I risultati paiono complessivamente positivi e raccontano di un ambiente di lavoro coeso, sereno, proattivo. Il 90,9% dei dipendenti esprime infatti soddisfazione per lavorare con Mosaico. È interessante anche conoscere quale sia, secondo i dipendenti, il tratto distintivo di Mosaico: la risposta più frequente riguarda la «flessibilità» (caratteristica dell’Associazione indicata dal 27,3% dei dipendenti), seguita dal «lavorare per i giovani» (18,2%); gli aspetti più importanti del lavoro all’interno di Mosaico sono identificati soprattutto nel «supporto offerto ai volontari» (il 27,3% dei dipendenti lo indica come prima scelta e il 27,3% come seconda scelta) e il «contributo alla definizione e attivazione delle politiche a favore dei giovani» (il 36,4% lo indica come prima scelta, il 9,1% come seconda scelta).

Uno sguardo al futuro

Diversificazione e innovazione. È questa la strategia con cui Mosaico si approccia al futuro, per proseguire la direzione intrapresa già nel recente passato.
Uno sguardo che può essere riassunto secondo un’efficace metafora utilizzata in economia, ed elaborata in particolare da Nicolas Hayek, il co-fondatore e inventore di Swatch, l’azienda svizzera che ha segnato una rivoluzione nel mondo degli orologi.

Il futuro aziendale può essere così visto come una torta a strati:

  • La base più ampia, solida e consistente è rappresentata dal Servizio civile universale: è l’ambito più storico, il core business di Mosaico, che permette di impiegare molti giovani in settori necessari e cruciali per le comunità.
  • Un secondo strato, in espansione recente, è rappresentato dalla Leva civica finanziata da Regione Lombardia, che permette di compensare i tagli al Servizio civile rispondendo ugualmente – seppur su una base più ristretta – alle esigenze degli enti.
  • Vi è poi un terzo strato, innovativo e di eccellenza, costituito dalla Leva civica autofinanziata, cioè finanziata dagli enti stessi (e non dalla Regione) che impiegano questi giovani. È il caso, ad esempio, dei Comuni che cercano facilitatori digitali, mettendo risorse per trovare figure che possano crescere e dare risposte ai bisogni del territorio attraverso meccanismi più veloci e mirati
  • Esiste poi anche una “ciliegina”: la Leva civica autofinanziata dal settore profit, cioè da aziende che si approccino a questa esperienza come a una academy, utilizzando il settore non-profit e il settore pubblico per far crescere giovani che poi – arricchiti da un’esperienza che ha dato loro competenze e professionalità – possano entrare in azienda.